- L' accoglienza: momento importante, in cui l' educatore ha il compito di mediare il distacco dal genitore. Questo distacco viene effettuato cercando di comprendere il più possibile ciò che può favorire una buona separazione del bimbo, cercando di offrirgli rassicurazione e coinvolgimento in attività a lui gradite.
- Il gioco: è lo strumento principale attraverso il quale i bambini apprendono, conoscono, agiscono, comunicano, producono e si esprimono.
Al nido si attribuisce alle attività ludiche grandi potenzialità educative, riconoscendo il gioco come un' insieme di attività che stimolano la socialità e lo scambio gioioso.
Il gioco libero è infatti la massima espressione spontanea del bambino che sviluppa la creatività e la ricerca di se stesso.
Il gioco libero favorisce l' autostima e l' autonomia motoria, aiuta a controllare lo spazio e consente lo sfogo di energie. Permette inoltre al bambino di conoscere se stesso, sperimentando i propri limiti, la propria autonomia, esplorando l' ambiente e costruirsi un' immagine positiva di se stesso.
Il gioco simbolico è invece il “far finta” , in cui il bambino interpreta personaggi e riproduce luoghi e situazioni della sua esperienza, imitando il ruolo degli adulti di riferimento, della famiglia e del contesto nel quale vivono.
Un' altra tipologia di gioco è sicuramente quella dell' angolo morbido.
Lo spazio attrezzato con tappeti e cuscini, aiuta il bambino a capire le sensazioni piacevoli del corpo, sviluppando le capacità motorie (gattonare, camminare, scendere, correre, saltare, salire, stare in equilibrio...).
Poi abbiamo tra i tanti anche i giochi manipolativi, che hanno lo scopo di sviluppare la sensazione tattile, la motricità grossolana e fine, di imparare a modellare forme semplici.
I materiali utilizzati sono di vario genere: didò , sabbia, carta, farina, pasta, foglie, tappi, legnetti e tutto il materiale di recupero.
- Cambio e igiene personale:
L' educatore sa che questo è un momento speciale di intimità e cura che rivolge a ciascun bambino e allo stesso tempo esperienza sensoriale e corporea che lo accompagna verso l' autonomia.
L' approccio è diversificato a seconda dell' età dei bambini e delle sue caratteristiche specifiche legate all' età evolutiva.
Il momento della pappa al nido ha una valenza molto forte, sia dal punto di vista di una corretta alimentazione sia perché' rappresenta un' occasione per grandi esperienze educative e di prima socializzazione.
Tutto ciò è svolto rispettando i ritmi, i tempi e le esigenze di ogni singolo bambino.
Inoltre i bambini dell'ultimo anno sono invitati, ormai da alcuni anni, a svolgere il ruolo dei collaboratori, dove a turno, ogni giorno si occupano di aiutare le assistenti sia a colazione che a pranzo con i loro grembiulini e collane.
Come ogni routine e momento di cura, anche quello della nanna è importantissimo e avviene secondo rituali in modo da dare sicurezza al bimbo.
Il momento dell' uscita è anch' esso molto importante, proprio per l' instaurazione di una buona relazione di fiducia con la famiglia.
I genitori vengono infatti informati sulla giornata dei loro figli al nido e il racconto di questo, anche attraverso un diario di bordo accessibile sul mobile dell' accoglienza, aiuterà i piccoli a passare dall' ambiente nido a quello familiare in maniera graduale.